venerdì 3 dicembre 2010














La notte accende i sensi


con pupille di civetta scruta.


In rintocchi di nero


cresce alberi di silenzio.


Non crede alle folle


preferisce la solitudine


lo scricchiolio delle assi


nell'assestarsi del cuore.


La notte, questa sconosciuta,


come un'amica giunta da lontano


preme le dita sul collo


cuce pensieri chiari


sul tessuto del giorno.

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